Gli inibitori Cox 2 nella prevenzione del carcinoma colo-rettale


I risultati di uno studio effettuato sotto l’egida del National Cancer Institute sono positivi, ma nella poliposi adenomatosa familiare. Ora si attendeno verifiche anche nella prevenzione del carcinoma colo-rettale.

Il regolare uso dei farmaci anti-infiammaori non steroidei ( FANS) sembra in grado di ridurre la mortalità da carcinoma colo-rettale di circa il 40%.
Sia l’Aspirna , che i FANS sono risultati efficaci nel ridurre il rischio del carcinoma colo-rettale.
Inoltre queste sostanze hanno anche dimostrato di ridurre le dimensioni ed il numero dei polipi nei pazienti con poliposi adenomatosa familiare.
La malattia è caratterizzata dallo sviluppo di centinaia e migliaia di polipi . potenzialmente precancerosi a livello del colon e del retto.
I FANS agiscono inibendo sia gli enzimi Cox 1 , che Cox 2.
E’ stato dimostrato che solo gli enzimi Cox 2 sarebbero associati allo sviluppo dei tumori gastroenterici. Infatti l’espressione dell’enzima Cox 2 è stata individuata in almeno l’80% dei carcinomi colo-rettali e nel 40% degli adenomi primitivi.
A partire dal 1999 negli Stati Uniti e nel 2000 in Italia sono disponibili gli inibitori specifici per la Cox2 e pertanto sarà possibile verificare questa ipotesi.
Negli Stati Uniti sotto l’egida del National Cancer Institute è stato effettuato uno studio per verificare l’efficacia dell’ inibitore Cox2 , Celecoxib ( Celebrex) nella prevenzione tumorale.
Sono stati arruolati 77 pazienti con poliposi adenomatosa familiare e malattia colo-rettale.
Questo studio ha dimostrato che il trattamento con il Celecoxib ( 400 mg due volte al giorno) ha ridotto il numero di polipi del colon e del retto in media del 28% contro solamente il 4,5% del placebo.
E’ stata inoltre osservata una riduzione del 30% delle dimensioni dei polipi contro il 4,9% del placebo.
Uno studio precedente, sempre con il Celecoxib, era giunto alla stessa conclusione.

In attesa delle verifiche di questi studi di prevenzione l’ FDA e l’Emea, le Autorità regolatorie , rispettivamente degli Stati Uniti d’America e dell’Europa, hanno autorizzato l’impiego del Celecoxib per il trattamento dell’osteoartrosi e dell’artrite reumatioide dell’adulto.

Sono in corso studi per definire il profilo terapeutico del Celecoxib in altre patologie: poliposi adenomatosa spontanea del colon, esofago di Barrett (condizione patologica che precede il cancro dell’esofago), cheratosi attinica ( per la prevenzioen dei tumori della pelle) e carcinoma superficiale della vescica.


Carlo Franzini


Xagena2001


Indietro

Altri articoli

Al 40° Annual Meeting of the American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) è stato presentato uno studio clinico...


Un’analisi combinata di uno studio clinico di fase III e di due studi di fase II ha valutato l’efficacia e...


Il Cetuximab ( Erbitux ) è un anticorpo monoclonale che blocca in modo specifico EGFR, il recettore del fattore...


Il Raltitrexed (Tomudex) è un analogo dell’acido folico, che agisce inibendo l’enzima timidilato-sintetasi ( TS ). La timidilato-sintetasi...


I geni ras codificano per le proteine Ras, che svolgono un importante ruolo nella trasduzione del segnale nelle...


Una storia di carcinoma mammario viene ritenuta essere un fattore di rischio per l’insorgenza del carcinoma colo-rettale, secondario. Per...


L’incidenza del carcinoma colo-rettale differisce da paese a paese, risultando anche di 10 volte superiore passando dalle aree a bassa...


Una storia di carcinoma mammario viene ritenuta essere un fattore di rischio per l’insorgenza del carcinoma colo-rettale, secondario. Per quantificare...


L’incidenza dei tumori varia da Paese a Paese. Si è visto che le persone che migrano si ammalano prevalentemente...